Evoluzione e cambianenti
Spesso mi chiedono - e mi chiedo - come è cambiato il tuo modo di scrivere? Quali sono gli elementi caratterizzanti del tuo comporre?
A questa domanda spesso non so rispondere e mi rifugio nelle parole che furono scritte per la pubblicazione del mio primo libro "Fotografie di pensieri" ed boopen del 2008:
"Usa un linguaggio semplice, immagini quotidiane, niente giri arzigogolati ed esperienze stravaganti."
Da allora la mia personale ricerca è continuata e, seppur non mancando alcune composizioni più lunghe, mi sono sempre più indirizzato ad una poesia breve, concisa, che trae ispirazione dalla poesia orientale (Haiku) o futurista (corrente che apprezzava l'Haiku proprio per la sua "velocità").
Non sempre però trovo esempi o un modo "semplice" per spiegare questo concetto, oggi invece - grazie a Facebook che presenta i ricordi" posso farlo, mettendo a confronto due poesie scritte - a distanza di anni - lo stesso giorno e che esprimono lo stesso concetto di fondo.
*Polvere nella polvere*
Raccogliendo cocci di cielo,
trovai luccichii di stelle,
ma
nessun battito
di vita.
Mosaico crollato,
dal disegno incerto:
giorni senza colore,
ingrigiti dal nulla.
Polvere,
nella polvere,
attendo la notte,
per alzar lo sguardo
ricercando
la vera luce,
della luna
27/02/2011
*De Sidero*
Siamo polvere
che tende alle stelle.
Desiderando,
di desiderare,
viviamo
per non sopravvivere
27/02 /2017